Enrica Jona nasce ad Asti l'11 febbraio 1910, figlia di Leopoldo Jona e Olga Levi. Il padre è rappresentante di alcune fabbriche di stoffe nel Biellese e in Toscana. La famiglia è numerosa, oltre a Enrica cisono i fratelli Donato e Lino e le sorelle Elda e Laura. Enrica si laurea ed insegna nella scuola fino al 1938, quando a seguito delle leggi razziali perde il posto. La famiglia in quegli anni attraversa molte difficoltà economiche. Nel dicembre 1942 il fratello Lino, brillante studente impegnato in molte attività intellettuali, muore precocemente. Enrica e la sorella Elda sono arrestate una prima volta il 2 dicembre 1943, mentre Laura e la madre eviteranno la reclusione. La famiglia subisce il secondo arresto il 24 maggio 1944. I genitori, inizialmente rilasciati a causa delle gravi condizioni fisiche del padre, saranno arrestati e poi deportati nei giorni seguenti. Muoiono all’arrivo a Birkenau. Elda e Laura riusciranno a fuggire dal terrazzo scalvalcando il muro di recinzione e si salveranno con l'aiuto di amici. Enrica viene trasferita al carcere Le Nuove di Torino e poi a Fossoli. Il 26 giugno 1944 viene deportata ad Auschwitz. Sopravvive. Muore ad Asti il 24 agosto 2000.