Marcello Tedeschi, di famiglia ferrarese, era nato nel 1925 a Venezia, figlio di un ingegnere delle ferrovie. Dopo il licenziamento del padre nel 1938, la famiglia tornò a vivere a Ferrara. Dopo l’8 settembre, i Tedeschi sfuggono per un pelo all’arresto e si danno alla clandestinità. Comincia la fuga, prima a Loano, in Liguria, poi attraverso peripezie varie a Demonte, in Val di Stura. Demonte, un paesino montano dove nacque fra l’altro la scrittrice Lalla Romano, dette dopo l’8 settembre 1943 rifugio a ebrei in fuga dalle zone sotto occupazione italiana della Francia. Da Demonte molti ebrei, anche italiani, passarono in Svizzera con l’aiuto dei partigiani. Fra loro, la famiglia Tedeschi, con il valido aiuto di Renzo Spada, macellaio del posto e partigiano. Da lì, con l’aiuto dei contrabbandieri, l’intera famiglia riuscì a passare in Svizzera e a mettersi in salvo. Assassinato dai nazisti, Renzo Spada fu dichiarato Giusto delle Nazioni da Yad Vashem.