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Rita Rosani


1920 - 1944



Nasce a Trieste il 20 novembre 1920, da una famiglia di origine morava, suo padre si era trasferito nel 1905 prima a Fiume poi a Trieste dove aveva trovato lavoro come spedizioniere e aveva italianizzato il suo nome, Ludwig Rosenzweig in Rosani. Qui aveva sposato Rosa Strakosh, anche lei di origini morave. La cittadinanza, ottenuta nel 1927, gli venne tolta con le leggi razziste del 1938. Intanto Rita, divenuta maestra elementare nella scuola ebraica, si è fidanzata con Kubi Nagler, di una famiglia triestina originaria della Galizia, nel 1940 internati a Casoli. Kubi e Rita avranno già rotto il loro fidanzamento quando i Nagler saranno deportati ad Auschwitz da dove non faranno ritorno. Dopo l’8 settembre Rita, dopo aver trovato un rifugio ai genitori, entra nella Resistenza, operando in una piccola formazione guidata dal colonnello Umberto Ricca, che ha la sua base sul monte Comun, in provincia di Verona e si lega sentimentalmente a Ricca. Nel settembre 1944, tedeschi e fascisti circondano la baita in cui i partigiani si trovano. Rita combatte valorosamente accanto ai compagni e viene uccisa, dopo essersi arresa, da un fascista, Mario Scaroni, comandante della legione giovanile Mussolini.

LA STORIA
Storia di una famiglia di ebrei stranieri, divenuti italiani, a cui le leggi del 1938 tolgono la cittadinanza, Rita entra nella Resistenza e combatte in una piccola formazione in provincia di Verona. Viene uccisa mentre ferita si era arresa e chiedeva di essere risparmiata, Nel dopoguerra, il suo assassino, Mario Scaroni, fu individuato e processato ma venne assolto, prima per insufficienza di prove a proposito dell’uccisione di Rita, poi, in un successivo processo, per sopraggiunta amnistia. Nel marzo 1947 il presidente della Repubblica De Nicola concede a Rita, unica ebrea partigiana ad averla ottenuta, la medaglia d’oro al valor militare, che viene consegnata a sua madre nel marzo 1948 alla presenza del Presidente dell’Assemblea costituente, Umberto Terracini. Al suo nome sono state intitolate due vie a Verona e Trieste; un cippo è stato eretto sul luogo dove Rita è stata uccisa; una lapide la ricorda nell’atrio della Scuola ebraica di Trieste; su un’altra lapide, posta all’ingresso del tempio israelitico di Verona, è inciso, in ebraico, un passo della Bibbia: “Molte donne si sono comportate valorosamente, ma tu le superi tutte”. Sulla sua figura il gruppo musicale Regina Mab di Verona, riadattando un testo di Paolo Ragno, ha realizzato ed interpretato una piece teatrale e un disco che ha per titolo “Col sole in fronte”, pubblicato dall’etichetta discografica Manzanilla Musica Dischi.

Medaglia d’oro al valor militare alla memoria a Rita Rosani
17 Settembre 1944 - Motivazione dell'attribuzione della medaglia conferita dal Presidente della Repubblica


Sei, forse sette, ore alla morte di Rita
Estratto dal volume di Livio Isaak Sirovich. Busa de Pacioca a nord di Verona, 16 settembre 1944


Non era una donna, era un bandito
Livio Isaak Sirovich, 2020



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