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LA STORIA
La vicenda narrata nella sua testimonianza da Silvana Ajò offre molti spunti interessanti di riflessione. Di quanto poteva succedere, dice Silvana, nessuno sapeva o quando qualcosa sapeva non ci credeva. Anche perché – aggiunge – la Comunità non fece nulla per esortare gli ebrei a mettersi in salvo. Eppure, racconta, ai primi giorni di ottobre giravano voci inquietanti, tanto che la sua famiglia si allontanò da casa ancor prima del 16 ottobre. E ancora, la convinzione degli anziani che alla loro età niente poteva succedere loro, convinzione che ha portato tanti ebrei anziani nella camera a gas, compresa la sorella di sua nonna, con la sua famiglia. E ancora, il saccheggio delle case degli ebrei rimaste vuote da parte dei vicini o dei portieri. Tante storie tutte diverse, molte di solidarietà, ma anche tante di viltà. PAROLE CHIAVE clandestinità ; comunità ebraica ; delazione ; liberazione e ritorno ; nascondimenti ; rastrellamento ; scuola ebraica EVENTI rastrellamento degli ebrei romani LUOGHI Roma
Silvana Ajò nasce a Roma nel 1927, da Valerio, negoziante di forniture per sarte con un negozio in via del Tritone, e da Enrica Ottolenghi. Ha due sorelle, Stefania e Marcella. Passa i nove mesi dell’occupazione nascosta in casa di un carabiniere cliente del padre con i genitori e le sorelle, tutti muniti di documenti falsi, Nel dopoguerra Silvana Ajò ha gestito la libreria ebraica di Roma. È stata una colonna della comunità ebraica e negli ultimi anni ha fatto volontariato alla Fondazione Museo della Shoah. È morta a 97 anni, nell’aprile 2024.
Silvana Ajò Cagli
1927 - 2024
LA STORIA
La vicenda narrata nella sua testimonianza da Silvana Ajò offre molti spunti interessanti di riflessione. Di quanto poteva succedere, dice Silvana, nessuno sapeva o quando qualcosa sapeva non ci credeva. Anche perché – aggiunge – la Comunità non fece nulla per esortare gli ebrei a mettersi in salvo. Eppure, racconta, ai primi giorni di ottobre giravano voci inquietanti, tanto che la sua famiglia si allontanò da casa ancor prima del 16 ottobre. E ancora, la convinzione degli anziani che alla loro età niente poteva succedere loro, convinzione che ha portato tanti ebrei anziani nella camera a gas, compresa la sorella di sua nonna, con la sua famiglia. E ancora, il saccheggio delle case degli ebrei rimaste vuote da parte dei vicini o dei portieri. Tante storie tutte diverse, molte di solidarietà, ma anche tante di viltà. PAROLE CHIAVE clandestinità ; comunità ebraica ; delazione ; liberazione e ritorno ; nascondimenti ; rastrellamento ; scuola ebraica EVENTI rastrellamento degli ebrei romani LUOGHI Roma