Motivazione dell'attribuzione della medaglia conferita dal Presidente della Repubblica.
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Eugenio Calò, Presidenza della Repubblica
Arezzo
1944
Rispose pronto al grido della Patria; sapendo moglie e figli catturati, antepose all’amore per la famiglia la fede profonda negli ideali, supremi valori di libertà e di giustizia. Organizzatore e animatore instancabile, pur menomato nel fisico, dette tutto se stesso al consolidamento dei reparti partigiani, affrontando intrepido disagi gravissimi e rischi continui. Combattente, vicecomandante di Divisione partigiana affermava doti altissime di coraggio e di sprezzo del pericolo che specialmente brillarono nell’attraversare le linee germaniche con un folto gruppo di prigionieri che stavano per essere liberati, e consegnarli alle avanzanti truppe alleate. Catturato durante un attacco di sorpresa, interrogato e seviziato ferocemente conservò il più assoluto silenzio. Il nemico furente ne sotterrò il corpo ancor vivo. Esempio fulgido di dedizione totale alla grandezza d’Italia. Arezzo, ottobre 1943 -14 luglio 1944.