Nedelia Lolli nasce il 4 dicembre 1929 a Torino. Ha nove anni quando nel 1938 viene cacciata da scuola: “Grazie ai miei genitori, non fu un vero trauma. Mi hanno sempre protetta, addolcendo quel mondo che per noi sarebbe diventato crudele”, raccontava. Lo scoppio della guerra impedisce la partenza della famiglia Lolli per la Colombia, dove già si erano rifugiati due zii. Dopo l’8 settembre, fughe, nascondimenti e divisione della famiglia. Nedelia trova rifugio a Sauze d’Oulx dalla famiglia Costa, poi in un convento di suore. Suo padre viene catturato e deportato ad Auschwitz. Non tornerà. Nel 2017, a Torino, alla presenza di Nedelia, Dalmiro e Verbena Costa sono stati riconosciuti alla memoria Giusti fra le Nazioni: «Ora è il tempo di ricordare chi ci ha protetti, i Giusti tra Nazioni: tutti gli eroi che hanno rischiato la propria vita per salvare la nostra... Oltre il ricordo della Shoah non dobbiamo però smettere di condannare il razzismo, verso qualsiasi razza o minoranza, non solo verso gli ebrei. È l'idea stessa di discriminazione che deve scomparire». Scriveva. Nedelia diventa una delle colonne della Comunità ebraica torinese. Insegnante della scuole ebraica, scrive, divulga. Crea "Per Noi", giornalino per l’infanzia che fu un riferimento didattico per molte generazioni di ebrei italiani, ed è stata per anni anche una delle colonne di "DafDaf": era infatti la morà Dafdafà, uno dei personaggi più amati dai lettori del giornale ebraico per i bambini. È morta a Torino nel 2020.