Nasce a Torino nel 1916 da Mario e Giorgina Valabrega, la famiglia è di origine ebraica e appartiene alla media borghesia cittadina. Nel corso della guerra si trasferisce a Roma per provare a lavorare e rientra a Torino dopo la caduta di Mussolini. Nei primissimi giorni dopo l'8 settembre sceglie la via della montagna insieme ai fratelli Giorgio e Franco (quest'ultimo verrà ucciso nell'ottobre del 1944 nel corso di un'azione partigiana) e aderisce alla Resistenza nelle formazioni comandate da Pompeo Colajanni ("Barbato"). Dal 1944 "Mara" (questo il suo nome di battaglia) viene incaricata di organizzare il Servizio Informazioni della 4a brigata Garibaldi. In seguito si occupa dei Gruppi di difesa della donna. Nel dopoguerra milita nel Partito comunista italiano, al quale si è iscritta nel luglio 1944; dal 1949 fa parte del corpo docente della Scuola nazionale femminile del Pci. È in Puglia negli anni delle lotte contadine; dal 1953 torna a Torino, dove è responsabile femminile nel Comitato regionale piemontese del Partito. Nel 1957 abbandona l'impegno come funzionaria di partito, si dedica all’insegnamento, ma prosegue l'attività politica. Nel 1970 pubblica "Guerriglia e autogoverno. Brigate Garibaldi nel Piemonte occidentale 1943-45" e nel 2006 l'autobiografico "Un intenso impegno civile: ricordi autobiografici del Novecento".