Nasce nel 1916 a Knittelfeld, nell’Impero Austroungarico, in una famiglia triestina. Si laurea in Lettere nel 1938 all’Università di Bologna, “ultima in lista per non contaminare i colleghi ariani” – come ricordava. Nel 1937, aveva sposato l'ingegnere ferrarese Italo Finzi, trasferendosi con lui nel capoluogo emiliano. Con l’armistizio Bianca partecipa alla lotta di liberazione aderendo a “Giustizia e Libertà”. Nel dicembre del 1943 con la famiglia si sposta a Burzanella, a ridosso della linea Gotica, e il ruolo di Bianca nella Resistenza si fa sempre più attivo. Alla fine della guerra, rientrata a Bologna, si dedica completamente alla ricostruzione della Comunità con la collaborazione di un gruppo di ufficiali della Brigata Ebraica. Sarà Presidente della Comunità ebraica bolognese dal 1987 al 1999. Con il suo contributo viene ricostruita anche la sezione bolognese dell’ADEI WIZO di cui diventa dal 1976 al 1985 Presidente Nazionale. Muore a Torino nel 2007.LA STORIALa storia di Bianca Colbi Finzi, nata a Knittelfeld in una famiglia di Trieste, è quella di una giovane donna impegnata non solo a tentare di salvare la sua famiglia (il suocero, Silvio Finzi, ferrarese, morirà ad Auschwitz), ma anche impegnata nella Resistenza in Emilia con le formazioni di Giustizia e Libertà. Nel dopoguerra Bianca si impegna con tutte le sue forze nella ricostruzione del mondo ebraico italiano, come molti ebrei che avevano partecipato alla lotta contro i nazisti e a differenza di chi, invece, scelse di impegnarsi nella ricostruzione del Paese, come Umberto Terracini, presidente della Costituente, e molti altri. Due impegni diversi ma complementari che hanno contribuito a ricostruire il mondo ebraico italiano dopo la tragedia del 1938 e della Shoah e reinserirlo appieno nella vita politica e sociale dell’Italia repubblicana.