Carla Dello Strologo, detta Pupa, nasce a Genova nel 1935 in una famiglia medio borghese di orientamento laico, da Angelo, commerciante di tessuti, e da Giorgia Levi. Dopo l’8 settembre la famiglia riesce a rifugiarsi in Svizzera, dove resta fino alla Liberazione. Sposata con Nicola Garribba, vive a Roma dove è socio fondatore di Beth Hillel, Comunità Ebraica Progressiva. Scrittrice e giornalista, è stata ed è tuttora testimone della Shoah in numerosissime iniziative comunitarie e negli incontri con gli studenti.
LA STORIA
In questa testimonianza emerge l’indifferenza: indifferenza della scuola dove Pupa ritorna al suo essere stata obbligata a fuggire in quanto ebrea per salvarsi la vita. E oltre all’indifferenza l’odio di chi aveva sperato di impadronirsi dei beni degli ebrei, che essi non tornassero, e si vede costretto a rinunciarvi. La terribile convivenza con i fascisti a cui era stata regalata la loro casa. Molte sono le testimonianze italiane che raccontano questo pezzo di storia, certo meno drammatico rispetto alla deportazione ma quanto traumatico per chi dalla deportazione tornava o a malapena vi era sfuggito! In circostanze analoghe, in Polonia dove così pochi furono i ritorni, gli ebrei vennero assassinati, come a Kielce nel 1946, perché erano tornati a chiedere indietro le loro case e i loro beni.