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LA STORIA
Una storia di traversie e di continui nascondimenti, tra i rifugi degli amici, il convento e innumerevoli fughe, con la famiglia divisa e ansie continue. A differenza della maggior parte degli ebrei italiani, Piperno è consapevole, subito dopo l’armistizio, della gravità della situazione, ciò che lo spinge a nascondersi con la famiglia già prima del 16 ottobre. Al tempo stesso, lo fa sentire protetto la sua percezione di sé come ebreo ma anche come italiano, che traspare in tutte le sue parole, come anche nel suo bel racconto della Liberazione di Roma, riportato nella testimonianza. Un importante tassello delle memorie di Roma occupata. PAROLE CHIAVE Giusti fra le Nazioni ; nascondimenti ; salvezza EVENTI liberazione di Roma LUOGHI Roma
Simone Piperno nasce a Roma il 26 luglio del 1900, terzo figlio di Davide Piperno e Rachele Toscano. Ha quattro fratelli, Pellegrino, Valentina, Costanza ed Emma. È di famiglia borghese, integrata, e partecipa alla Prima guerra mondiale. Vorrebbe fare l’archeologo ma la morte del padre lo obbliga, per poter mantenere la famiglia, a lavorare nel negozio di tessuti dello zio Eugenio Toscano insieme al fratello maggiore Pellegrino. Nel 1933 sposa Alessandra Disegni nata il 20 giugno 1912, terza figlia di Elena Baroccio e Angelo Di Segni. Dal matrimonio nascono nel 1935 la figlia Marina Piperno e nel 1938 il figlio Roberto.
Con le leggi del 1938 tenta di emigrare negli Stati Uniti, ma la vecchia madre Rachele non ottiene il visto e così tutta la famiglia resta a Roma. Nel settembre 1943 si nascondono a casa di amici, Alberto e Clelia Ragionieri, che per 10 mesi si occuperanno di loro e degli anziani fornendo anche carte di identità false, e che salveranno anche il negozio dei fratelli Piperno. Per questo Clelia e Alberto Ragionieri sono stati nominati Giusti delle Nazioni.
Simone Piperno
1900

LA STORIA
Una storia di traversie e di continui nascondimenti, tra i rifugi degli amici, il convento e innumerevoli fughe, con la famiglia divisa e ansie continue. A differenza della maggior parte degli ebrei italiani, Piperno è consapevole, subito dopo l’armistizio, della gravità della situazione, ciò che lo spinge a nascondersi con la famiglia già prima del 16 ottobre. Al tempo stesso, lo fa sentire protetto la sua percezione di sé come ebreo ma anche come italiano, che traspare in tutte le sue parole, come anche nel suo bel racconto della Liberazione di Roma, riportato nella testimonianza. Un importante tassello delle memorie di Roma occupata. PAROLE CHIAVE Giusti fra le Nazioni ; nascondimenti ; salvezza EVENTI liberazione di Roma LUOGHI Roma