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Tra febbraio e marzo del 1945 Tatiana e Andra vivono a Praga, poi vengono trasferite a Lingfield, in Inghilterra, una cittadina di campagna che accoglie e aiuta a ritornare alla vita 24 bambini e bambine di età compresa tra i 4 e i 15 anni sopravvissuti alla Shoah. Mira e Gisella sono sopravvissute, sono rientrate in Italia in tempi diversi e nel 1946 si trovano a Napoli dove la famiglia si ricongiunge l’8 dicembre del 1946. Di Sergio De Simone invece non si hanno notizie fino agli anni Ottanta, quando tutta la vicenda che lo ha visto protagonista viene alla luce grazie a un’inchiesta giornalistica condotta da Gunther Schwarber. La madre di Gisella, tuttavia non volle mai sapere, morì l’8 agosto del 1988 ancora sperando nel ritorno del figlio Sergio.
LA STORIA
Le testimonianze qui selezionate, incentrate soprattutto sul momento dell’arresto e del ritorno, vogliono mettere in luce la specificità della deportazione dei bambini e delle bambine: si calcola che circa 232.000 fossero i bambini e gli adolescenti di età inferiore ai 18 anni prigionieri ad Auschwitz. La maggior parte di loro non sono sopravvissuti e alcuni, come è stato il caso di Sergio De Simone, sono stati sottoposti a esperimenti medici. Tatiana e Andra invece rientrano nella piccola percentuale dei “salvati”, e nella loro testimonianza restituiscono le vicende del difficile ritorno a casa, dentro una famiglia spezzata e traumatizzata dall’esperienza del campo e dal non ritorno del piccolo Sergio. PAROLE CHIAVE arresto ; Auschwitz ; delazione ; deportazione dei bambini ; liberazione e ritorno ; marce della morte ; sperimentazioni su cavie umane EVENTI deportazione ad Auschwitz LUOGHI Fiume, Roma, Auschwitz
Liliana (Tatiana) e Alessandra (Andra) Bucci sono le figlie di Giovanni e di Mira Perlow Bucci e sono nate a Fiume nel 1937 (Tatiana) e nel 1939 (Andra). Il padre Giovanni Bucci era cattolico mentre la famiglia Perlow era originaria della Bielorussia e si era spostata a Fiume per sfuggire ai pogrom di inizio secolo. Nell’estate del 1943 la sorella di Mira, Gisella, che si era sposata a Napoli con un italiano di religione cattolica, Eduardo De Simone, sceglie di rientrare a Fiume per ricongiungersi con la famiglia di origine. Ha un figlio piccolo, Sergio, coetaneo della cugina Tatiana e il marito è in guerra: in quel momento spostarsi al Nord sembra la scelta migliore. L’8 settembre li coglie tutti a Fiume. Il 28 marzo del 1944, in seguito a una delazione, sono arrestati 8 membri della famiglia: Rosa Farberow Perlow, la nonna (61 anni); le figlie di Rosa, Sonia (41 anni), Gisella (39 anni), Mira (36 anni) e il figlio Giuseppe (31 anni); i tre nipoti Tatiana e Sergio, di 6 anni, e Andra di 4. Vengono caricati su un camion, portati a Susak in un magazzino di vini e poi in macchina alla Risiera di San Sabba. Il 4 aprile 1944 arrivano ad Auschwitz. Nei primi tempi Mira e la sorella Gisella riescono di sera ad andare a vedere i bambini nella baracca dove sono prigionieri, poi non è più loro concesso. Il 27 gennaio quando Auschwitz viene liberata, Tatiana e Andra sono ancora lì. Rosa Faberow, Sonia e Giuseppe Perlow sono invece già morti, Mira è stata trasferita ad altro campo e Gisella è stata evacuata il 17 gennaio con una marcia della morte. Sergio è a Neuengamme, dove è stato portato il 28 novembre 1944 per essere sottoposto a esperimenti medici insieme ad altri 19 tra bambini e bambine. Nella notte tra il 20 e il 21 aprile 1945, poco prima dell’arrivo degli Alleati, in un sotterraneo di una scuola di Amburgo, i 20 bambini vengono uccisi.
Famiglie Bucci - De Simone
Tra febbraio e marzo del 1945 Tatiana e Andra vivono a Praga, poi vengono trasferite a Lingfield, in Inghilterra, una cittadina di campagna che accoglie e aiuta a ritornare alla vita 24 bambini e bambine di età compresa tra i 4 e i 15 anni sopravvissuti alla Shoah. Mira e Gisella sono sopravvissute, sono rientrate in Italia in tempi diversi e nel 1946 si trovano a Napoli dove la famiglia si ricongiunge l’8 dicembre del 1946. Di Sergio De Simone invece non si hanno notizie fino agli anni Ottanta, quando tutta la vicenda che lo ha visto protagonista viene alla luce grazie a un’inchiesta giornalistica condotta da Gunther Schwarber. La madre di Gisella, tuttavia non volle mai sapere, morì l’8 agosto del 1988 ancora sperando nel ritorno del figlio Sergio.
LA STORIA
Le testimonianze qui selezionate, incentrate soprattutto sul momento dell’arresto e del ritorno, vogliono mettere in luce la specificità della deportazione dei bambini e delle bambine: si calcola che circa 232.000 fossero i bambini e gli adolescenti di età inferiore ai 18 anni prigionieri ad Auschwitz. La maggior parte di loro non sono sopravvissuti e alcuni, come è stato il caso di Sergio De Simone, sono stati sottoposti a esperimenti medici. Tatiana e Andra invece rientrano nella piccola percentuale dei “salvati”, e nella loro testimonianza restituiscono le vicende del difficile ritorno a casa, dentro una famiglia spezzata e traumatizzata dall’esperienza del campo e dal non ritorno del piccolo Sergio. PAROLE CHIAVE arresto ; Auschwitz ; delazione ; deportazione dei bambini ; liberazione e ritorno ; marce della morte ; sperimentazioni su cavie umane EVENTI deportazione ad Auschwitz LUOGHI Fiume, Roma, Auschwitz