Didattica
La memoria “degli” oggetti
#Oggetti #storia #memoria
Gli oggetti come testimoni: object based learning
Questo modulo propone riflessioni e attività a partire dagli oggetti conservati nei musei. Tracce preziose che affiancano quelle scritte e orali. Nell’object based learning è l’oggetto a essere al centro dell’esperienza di apprendimento. In questo modulo i docenti possono guidare la classe nella sperimentazione di questo approccio.
La tazza di Sylva Sabbadini
Questa piccola tazza, di proprietà del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara, è appartenuta a Sylva Sabbadini, deportata e sopravvissuta alla Shoah.
Una giovane ragazza deportata e sopravvissuta con la madre; una tazza appartenuta forse ad un bambino o una bambina, non sappiamo chi, recuperata dalla madre di Sylva nei magazzini in cui erano stoccati tutti gli oggetti sequestrati all’arrivo ad Auschwitz e regalata alla figlia.
La tazza, infatti, è stata prodotta a Porsgrund, in Norvegia, da una fabbrica di ceramiche ancora oggi attiva; si tratta di una produzione databile agli inizi del ‘900.
Un oggetto quotidiano eppure prezioso, che per Sylva e la madre diventa simbolo di ritorno alla vita nonostante tutto; un oggetto che è anche memoria di un nome perduto, della bambina o del bambino arrivati ad Auschwitz portando con sé quella tazza. Un oggetto che grazie alla donazione degli eredi al MEIS continua e continuerà a testimoniare la sua storia.
Le testiomonianze di Sylva
Sylva Sabbadini fu una delle 3 persone, rispetto alle 47 deportate da Vò Vecchio, a fare ritorno. Solo negli anni 2000 ha trovato la forza di raccontare la sua storia. Scomparsa nel giugno 2019, è sepolta al cimitero ebraico di Milano.
SCHEDA GUIDA PER INSEGNANTI
APPROFONDIRE
La convenzione di Faro
La testimonianza può essere contemporaneamente paragonata a un documento storico, una traccia utile a ricostruire un tassello della Storia, e a un bene culturale, un’eredità culturale così come intesa secondo la convenzione di Faro.
REMEMBR-HOUSE/CASE DI MEMORIA
L’approccio didattico alla Storia tramite oggetti e fonti documentarie è promosso anche dal progetto europeo di cittadinanza Remembr-House: dalle case e le cose alle esperienze di giovani cittadine e cittadini di oggi.