Testimoni

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Elena Recanati


1922 - 1984


Data di produzione della fonte Febbraio 1946
Luogo associato alla fonte Auschwitz, Bolzano, Merano, Torino
Tipologia di fonte Lettera
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Luogo associato alla fonte Torino
Tipologia di fonte Diario
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Elena Recanati (Torino, 1922-1984) era figlia di un ebrea tedesca, Luigia Simon, arrivata in Italia durante il primo conflitto mondiale, e di un ufficiale italiano, Luigi Recanati. Ultima di 5 fratelli, frequenta il liceo classico Vittorio Alfieri fino alla seconda liceo quando è costretta ad abbandonare la scuola a causa delle leggi razziali. Anche i fratelli perdono i loro impieghi. Il trauma è per lei molto forte. I genitori e i fratelli abbandonano l’Italia, ma Elena non li segue perché sceglie di sposare il suo primo amore, Guido Foà, conosciuto negli anni del ginnasio e dopo il matrimonio, celebrato a Roma il 9 agosto del 1942, torna a Torino. Sfollata con il marito e con il suocero Donato Foà, a Feletto, il 9 agosto del 1944 viene arrestata a Canischio con tutti loro e con il figlio di 9 mesi dalla Xª Mas. Il figlio viene messo fortunosamente in salvo durante la detenzione alle Nuove, mentre Elena, Guido e Donato sono deportati prima a Bolzano, poi a Merano e infine ad Auschwitz. Elena è l’unica a fare ritorno. Nel dopoguerra è vissuta a Torino; dove si è laureata al ritorno dal campo e dove ha preso in mano le redini dell’azienda di famiglia diventando una delle prime donne imprenditrici. Si è risposata con Carlo Napolitano, dal quale ha avuto altri due figli.

LA STORIA
Nella testimonianza di Elena Recanati, contenuta nel diario reso pubblico per i nipoti, sono messi in luce i passaggi relativi a quello che hanno significato le leggi razziali del 1938 per una ragazza all’epoca adolescente. L’allontanamento dalla scuola, lo strappo negli affetti, nelle abitudini sociali appena costruite: un precipitare di eventi che determina anche il suo arresto e la sua deportazione ad Auschwitz.
PAROLE CHIAVEarresto ; Auschwitz ; carcere ; deportazione ; leggi razziali ; leggi razziali a scuola ; sfollamento
LUOGHICanischio, Carcere "Le Nuove" - Torino, Torino, Auschwitz, Bolzano, Merano
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